Non ci occupiamo dei contenitori o delle opere infrastrutturali, ma di tutto ciò che contengono di biologico, artificiale, relazionale e immateriale. Ci interessano quindi i contenuti e osserviamo come l’attività umana, economica e dei processi dell’abitare, del lavorare, del relazionarsi, trasformano la relazione tra individui, gruppi, spazio, ambiente e tempo.
Studiamo le forme, i processi, le tecnologie e gli strumenti che permettono all’essere umano di automodificarsi intenzionalmente attraverso il progetto per risolvere problemi o adeguarsi al cambiamento, sia quando opera su sé stesso in forma individuale che quando opera in forme aggregate sociali e organizzate.
Prodotti, servizi, territorio, vengono sistematicamente trasformati dall’agire umano organizzato (progetto). Ci interessa registrare e comprendere come queste pratiche si trasformano e, nel contempo, trasformano il Pianeta in accordo con gli SDGs UNDP (United Nations Development Program) 2030.
Siamo interessati all’insieme di attività umane che impiegano cultura e creatività come materia prima della capacità di generare senso, valore, forma e significati, o a beni e servizi ad elevato valore creativo e culturale. Un crocevia di arti, culture umanistiche, tecnologie, economie, che orientano i modelli imprenditoriali e decisionali, trasformando sia processi e modelli, sia prodotti e servizi generati dall’essere umano.
diid is an open access, peer-reviewed scientific design journal published by the Bologna University Press since 2021. The journal was founded in 2002. Building on established knowledge about industrial design and the different design sectors, diid investigates advanced design cultures, addressing anticipatory perspectives and exploring the convergence between complex systems, stakeholders, organizations and their mutual relations.