Nell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna Luigi Aloisio Galvani (1737-1798), medico, fisico, biologo e filosofo, scoprì l’azione fisiologica dell’elettricità osservando che i muscoli delle zampe delle rane morte si contraevano quando colpiti da una scintilla elettrica. Il fenomeno fu chiamato “Galvanismo” e la sua scoperta debitamente attribuita a Galvani. Oggi lo studio degli effetti galvanici in biologia porta il nome di elettrofisiologia.
L’Accademia, fondata nel 1690, entrò a far parte dell’Istituto delle Scienze nel 1711. Oltre a Galvani, annoverava inizialmente tra i suoi membri Daniel Bernoulli, Anders Celsius, Faustina Pignatelli, Émilie du Châtelet, Georges Louis Buffon, Laura Bassi, Mikhail Lomonosov, Lazzaro Spallanzani, Alessandro Volta, Antoine Lavoisier, Pierre-Simon Laplace e molti altri grandi scienziati e filosofi italiani ed europei, tra cui Voltaire.
Nel XIX secolo, dopo la chiusura napoleonica, l’Accademia riacquistò la sua fama e nel XX secolo includeva illustri scienziati come Dmitri Mendeleev, Niels Bohr, Maria Skłodowska-Curie, Albert Einstein e Guglielmo Marconi. Attualmente l’Accademia può ancora vantare vaste aree di eccellenza in entrambe le sue classi di “Scienze Fisiche” e “Scienze Morali”.